finalmente è venerdì :) oggi sono a casa e mi sono ritagliata una pausa dal lavoro per pubblicare questa recensione. Abbiate pazienza, sono nuova nella blogosfera e mi rendo conto che condividere le proprie opinioni con le amiche e scrivere una recensione chiara e completa sono due cose ben diverse... se avete consigli su come migliorare sono ben accetti! Nel frattempo vi lascio alla lettura.
Titolo: EternaAutore: Victoria AlvarezEditore: FanucciAnno di pubblicazione: 2012Numero di pagine: 486Prezzo: € 11.99 (eBook)
Londra, 1888.
Annabel Lovelace è cresciuta nel cimitero di Highgate, e non conosce nulla al di fuori delle sue alte mura. Abbandonata a soli quattro anni dalla madre, ha come unico affetto la cara zia Heather. Senza di lei non potrebbe affrontare il terribile zio Tom, custode del cimitero. A sei anni, dopo aver sofferto di cuore sin dal primo anno di vita, il medico di famiglia le prescrive una medicina che dovrà accompagnarla per sempre...
Sei gocce di digitale purpurea per mantenerla in vita, sei gocce rosse come il sangue che la strapperanno alla morte. Insieme alle preziose gocce, arriverà per Annabel una sorpresa sconvolgente, che marcherà la sua esistenza fino alla fine dei suoi giorni: è in grado di comunicare con l'aldilà, di dare voce a coloro che l'hanno persa per sempre. Ed è in questa sensazione di incredulità che Annabel sentirà che il suo cuore malato riuscirà a riempirsi di vero amore se solo potesse capire chi è quell'uomo che perseguita i suoi sogni.
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Partiamo dall'ambientazione, meravigliosa, 'gotica'. Il cimitero di una cittadina alla periferia della Londra di fine Ottocento, con le sue nebbie e misteri. Credo che tutti non possano che essere affascinati da questo periodo storico di passaggio, in cui la scienza comincia ad essere radicata nella cultura occidentale e si pongono interrogativi sulla veridicità scientifica dello spiritismo (tra l'altro molto in voga all'epoca). Già fin dalle prima pagine si scopre che la piccola Annabel, che vive con lo zio custode del cimitero, è dotata di un talento straordinario, ovvero è in grado di comunicare con i morti, che diventano i suoi più cari amici d'infanzia.
Si aggiunge ben presto un altro elemento interessante: la vicenda sembra intrecciarsi con gli efferati omicidi compiuti all'epoca da Jack lo Squartatore. Mi sono aspettata quindi un intreccio della trama a tinte gialle oltre che rosa, fantastico! Ho adorato la prima parte del libro, in cui viene narrata l'infanzia di Annabel e sono presentati numerosi elementi originali e personaggi che mi aspettavo sarebbero stati sviluppati.
Devo però dire che lo sviluppo delle vicende mi ha un pochino delusa. L'intreccio giallo fa solo da contorno ad una storia d'amore potente, in cui la protagonista si annulla completamente. Spariscono alcuni personaggi molto interessanti, come la zia Heather, che vengono fatti muovere quasi a caso intorno ad Annabel senza possibilità di un approfondimento psicologico. E le vicende investigative, che secondo me avrebbero reso ancora più interessante la narrazione, sono solo tratteggiate, come quasi tutto ciò che non sia la storia d'amore tra Annabel e Victor.
Un peccato, ma posso anche capire la scelta dell'autrice... ciò che invece mi ha più colpito negativamente è lo sviluppo di Annabel, inesistente. Nel corso della storia è evidente che Annabel faccia degli errori di valutazione: azzera ciò che la circonda per vivere una storia d'amore impossibile e, nel momento in cui avrebbe dovuto sostenere l'uomo amato, dubita così facilmente delle sue reali intenzioni. Gli errori fanno parte della nostra crescita, ma mi è mancato vedere appunto la crescita psicologica di Annabel.
Nonostante le critiche, si tratta di un romanzo che complessivamente non mi è dispiaciuto e che ho letto con piacere. Tutto sommato i vari elementi alla fine si incastrano. L'autrice scrive bene, la prosa è molto scorrevole, ed ho apprezzato le ambientazioni e il tentativo di creare un romanzo davvero originale.
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